Versione originale del brano recentemente riportato all'attualità. Sempre portatrice di ricordi, anche di chi scrive, questa canzone è stata da poco inserita anche nel nostro repertorio!
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4 luglio 2013
21 marzo 2013
Quest'è lu tempe (A. Polsi)
22 gennaio 2013
20 gennaio 2013
19 gennaio 2013
18 gennaio 2013
16 gennaio 2013
Lucenaccappelle (G. Sigismondi - G. Gargarella)
gna luce nghe sta lune la Majèlle!
Vole, vole a mijjare
attorn'a te le lucenaccappelle.
15 gennaio 2013
14 gennaio 2013
La serenata de lu 'mbriiche (G. Cameli - A. Di Jorio)
(Solo) Affàccete Marè, sinde stu core
che pe ttà cande lu perdute amore;
sti hàmme sci e no m'attà 'llembìte
je cante e pure me so' 'mbriachite...
10 giugno 2012
9 giugno 2012
8 giugno 2012
7 giugno 2012
L'Acquabbélle (De Titta - G. Albanese)
«l'Acquabbèlle è una sorgente che sgorgava a sud di Ortona
tra la vecchia ferrovia e il mare, qualche chilometro prima delle spiagge di
San Vito. Ora è di fatto sommersa e inaccessibile ma un tempo era meta di
scampagnate festose. La canzone fotografa il clima di incontenibile festosità
che ne accompagnava la visita rituale.» (da Le avarizie della fortuna - Guido Albanese, musicista popolare di Francesco Sanvitale)
29 marzo 2012
Accadde oggi - 29 marzo 1703
foto: vastospa.it |
«Avanti la Domenica delle Palme, conforme il solito, a predicarsi nella Chiesa di S. Maria Maggiore per la Spina Santa, la sera antecedente andò il Sig. Arciprete D. Giuseppe Bellante, assieme col Sig. Filippo Ricci, per convitare il Sig. D. Cesare per il panegirico, e così fece sonare, ma il giorno seguente, cioè il Venerdi dopo pranzo, a questo si fece sentire il predicatore, e con dire che lui non voleva dar luogo a nessuno, essendo esso padrone di tutti i pulpiti, seu Cattedra del Vasto, e per mezzo di questa lite, lo superò il padre predicatore ma però non era dispiacevole al Sig. Arciprete, altrimenti non l'havrebbe vinto.
La sera del Venerdì fece sonare la predica, che voleva fare D. Cesare Zanelli, benché non era il giorno determinato di detta Spina, ad ogni modo il sig. Arciprete fece sonare, perchè il Sig. D. Cesare si lamentò; a questo rispose il predicatore, et andò a trovare il sig. Arciprete, e con dire che non havesse fatto predicare il detto, altrimenti lui se ne voleva andare, e con lasciar le prediche che doveva per l'avvenire fare, l'Arciprete inteso questo et assieme al Sig. Mastrogiurato a parlargli a detto Arciprete, e con pregarlo di non farlo predicare, altrimenti restava il Vasto senza Passione, et il restante che doveva fare, così l'Arciprete fece.»
(Tratto da "Cronaca Vastese (1700 - 1729)" di Diego Maciano - Ed. Histonium, 1983)
15 marzo 2012
E passe l'anne e passe... (O. Giannangeli - B. Bianchi)
14 marzo 2012
Din don (De Titta - Di Jorio)
Campanelle che suone mattutine,
s'arisbeje 'nghe l'angele li cille,
ma ci sta 'na fijole tante 'bbelle
che je piace lu sonne la matine.
13 marzo 2012
20 febbraio 2012
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